Fin dalla sua invenzione nel 1839, la fotografia ha avuto l’ambizione di riprodurre perfettamente il mondo reale nel suo insieme. A causa del tempo di posa molto lungo del dagherrotipo, i primi scatti furono dedicati ai paesaggi e ai monumenti importanti, mentre l’attenzione nei confronti dell’uomo delle sue caratteristiche fisionomiche, dei suoi sentimenti, dalla gioia alla sofferenza, inizia alla fine degli anni Quaranta dell’Ottocento in relazione con l’approccio realistico della pittura e, soprattutto, della filosofia. Alla fine del secolo la svolta con le prime fotografie di Félix Thiollier, artista di grande sensibilità umana. La sua opera, infatti, mostra il duro lavoro dei minatori della regione francese di Saint-Etienne e il ghetto ebraico in Polonia degli inizi del XX secolo, che sottolineano l’ingiustizia della sorte dei bambini e la sofferenza dei loro genitori. L’ambizione documentaristica s’incarna anche nella riproduzione dei grandi avvenimenti storici, come le barricate di rue Saint-Maur, fotografate da Thibault nel 1848, nella valorizzazione degli atti filantropici realizzati dai centri di potere o nei ritratti degli esploratori e dei missionari nelle foto di Charnay in Madagascar.
Cod: 9788874394357
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