L’11 aprile 2006, in una masseria alle porte di Corleone veniva catturato il boss Bernardo Provenzano, latitante da quarantatre anni, il capo indiscusso di Cosa Nostra. Le immagini del suo arresto hanno fatto il giro del mondo, i Tg hanno raccontato della sua prostata e della passione per la cicoria, ma cosa sappiamo veramente di questo esile vecchietto, ex contadino con neanche la seconda elementare che ha tenuto in scacco lo Stato per quasi mezzo secolo? Come ha potuto rimanere così a lungo primula rossa? Quali coperture e connivenze lo hanno protetto? Dove si nascondeva? E, soprattutto, come e chi è riuscito a stanarlo? Sono gli interrogativi a cui si propongono di rispondere Mazzocchi e Bellavia, seguendo il racconto di Renato Cortese, il capo della Squadra creata otto anni fa con l’obiettivo di mettere in trappola l’ultimo padrino. Una storia vera, corredata in Appendice dai rapporti originali, storia di veri servitori dello Stato che hanno sacrificato vita privata e affetti per essere sempre disponibili a turni massacranti e trasferte improvvise. Storia poliziesca, fatta di tanti rischi corsi nel piazzare telecamere e cimici nei posti più impensati, di pedinamenti avventurosi in un territorio in cui dietro ogni pastore può celarsi una vedetta della mafia. Storia di attese e delusioni, ma principalmente di un’indagine che ha ricostruito il mosaico di fiancheggiatori e quella “via dei pizzini” attraverso la quale “Iddu” continuava a governare Cosa Nostra.
Cod: 9788860730428
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