Non c’è allusione di sorta nell’architettura di Steven Holl è definita e articolata quanto lo sono i suoi “pensieri” espressi nello sfumato dei suoi acquerelli. Un sistema di rappresentazione dall’immediatezza molto relativa per bloccare sulla carta spunti e idee, se confrontata agli abituali schizzi degli architetti ma perfetto per un sistema progettuale che si confronta con un impianto filosofico molto vasto che include un rapporto col sistema spazio temporale rigorosamente scientifico. In grado quindi di assorbire e relativizzare – appunto – qualunque referente: il rigore geometrico del sistema astrale quanto la dimensione di una storia – specificatamente architettonica – senza limiti. Creando una sorta di universalismo temperato da un “ordine” che esplora conservando e consente la sopravvivenza di sistemi espressivi apparentemente distanti. Come (la citata) porta in tamburato di alluminio martellato della sala riunioni affacciata sul parcheggio dei convogli ferroviari sull’Hudson, corredata da una maniglia “povera” di foggia elementare e quasi artigianale. Passato e futuro si fondono, e il nido d’ape o tamburato, con la sua quasi biologica cavernosità è in fondo la metafora di questa architettura internamente complessa ed esternamente semplificata da un ordine generale che non sembra creare dualismi.”
Cod: 9788488386809
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