È il novembre del 1914. La guerra è già una strage sul fronte occidentale, in Serbia, nelle pianure della Galizia, sulle rive del San e nel gelo dei Carpazi. Nel Regno d’Italia Benito Mussolini, direttore dell’ “Avanti!” il giornale socialista che è contro la guerra e finanziato dai francesi, è diventato interventista e guida le schiere di quanti vogliono portare l’Italia nella grande tragedia. Da Milano, Cesare Battisti, firmandosi “Deputato al Parlamento austriaco per la città di Trento”, scrive a Roma al Ministero della Guerra chiedendo di essere arruolato “per il caso di guerra con l’Austria”. Alcide De Gasperi si fa ricevere in Vaticano da Papa Benedetto XV e lo convince a scrivere la famosa lettera della tregua di Natale. Il deputato venuto dal Tesino cerca una via per la pace nel tentativo di salvare il Trentino dall’annessione al Regno temendo di vederlo travolto, come in effetti lo fu, nella carneficina. Sono pagine forse poco note che precedono di qualche mese quel “maggio radioso” per l’Italia e che, dai giornali dell’epoca, raccontano gli amarissimi giorni del Trentino.
Cod: 9788868760564
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