Il libro dedicato al pittore Galileo Chini (1873-1956), uno tra i più sensibili, originali e prolifici artisti precorritori del Liberty, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario della morte, costituisce un originale contributo di particolare interesse, poiché arricchisce il quadro d’indagine sulla decorazione pittorica La Civiltà nuova. Realizzata nel 1909 per la Biennale di Venezia, il dipinto, che si sviluppa sulle vele della cupola della sala ottagonale d’ingresso, è la più estesa opera dell’artista toscano in Europa. Mutato il gusto modernista, “scomparve” sotto una nuova struttura realizzata nel 1928 da Gio’ Ponti. Ritrovata nel 1986 in pessime condizioni di conservazione, rimase praticamente invisibile ai visitatori delle esposizioni successive. Nel 2005, dopo una vasta campagna di indagini conoscitive sulla tecnica, i materiali e sulle indispensabili opere di salvaguardia dell’importante decorazione, si procedette al suo restauro. Il testo non solo offre un’esauriente biografia dell’artista ma ripercorre le fasi realizzative dell’innovativa opera, il suo oblio, la riscoperta ed il restauro. Differenti saggi puntualizzano il panorama artistico lagunare tra Otto e Novecento, mostrando l’influenza che Chini esercitò nell’ambiente lagunare. Un’ampia documentazione fotografica illustra il volume.
Cod: 9788831789899
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