Viaggiare è un modo di vivere: Monika Bulaj viaggia da sola attraverso foreste e pianure innevate, si sposta veloce e con pochi mezzi, dorme sulle rive dei fiumi, abita terre di nessuno e attraversa confini; geografici, ma soprattutto confini tra culture e religioni. Questo libro è dedicato ai mondi minori, tra Baltico, Mar Nero e Mediterraneo, alle frontiere della spiritualità orientale, in bilico fra cristianesimo, islam ed ebraismo, cattolicesimo e ortodossia. Centri di resistenza contro l’aggressione dei pensieri unici e delle intolleranze. Mondi viscerali, nemici dei dogmi e delle gerarchie, ma anche straordinari anticorpi allo scontro tra fondamentalismi. Per gli stereotipi che rompe, questo viaggio nel sacro è forse la cosa più dissacrante che ci sia. Mostra musulmani che festeggiano il shabbat, ebrei che leggono il Corano, cristiani che sgozzano capre per un santo venuto da Karbala, musulmani che pregano la Madonna, feste di primavera cui partecipano islamici e cristiani, turchi, macedoni e zingari. Persone che sembrano uscite da un film di Kusturica, un racconto di Borges, un romanzo di Màrquez.”Ho conosciuto un poeta che sapeva a memoria Il capitate di Marx, costruiva aspirapolveri per le mucche e aspettava l’arrivo del Messia alla fine dei tempi”, dice Monika. “La chiesa cristiana d’Oriente è un’inesausta fonte di spiritualità. Il bisogno del sacro. Intemperante, smodato. Fatto di anima e corpo.” È l’universo segreto di Monika, viaggiatrice delle periferie d’Europa.
Cod: 9788876849312
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