Tra il 1945 e il 1946, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, la Russia restituì all’Italia circa ventunmila soldati, tutti i prigionieri che erano stati catturati e detenuti in condizioni drammatiche nei campi. Tutti, tranne ventotto. Forse inizialmente dimenticati, questi ultimi reclusi vennero addirittura processati per crimini fittizi, scelti come capri espiatori per le atrocità compiute dagli eserciti italiano e tedesco e il loro calvario durò fino al 1954. Una ricostruzione della prigionia nei lager sovietici condotta attraverso documenti inediti tratti dagli archivi sovietici, lettere dei familiari e diari dei prigionieri che mira a far luce su un episodio dimenticato della storia del Novecento.
Cod: 9788804519478
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