Il libro analizza la strategia della produzione dei farmaci adottata durante il ventennio fascista. Nel 1936, con il programma autarchico, l’industria chimico-farmaceutica nazionale conobbe un momento di forte sviluppo e iniziò a produrre qualsiasi genere di farmaco, anche quelli fino ad allora importati. Quest’ascesa produttiva andò avanti fino al 1942. Allo stesso tempo vennero incrementate la ricerca e la coltivazione delle piante medicinali. Un piacevole excursus in un’epoca che sembra lontana secoli ed invece appartiene ad un recente passato, in cui la modernità e la pubblicità dei prodotti fanno capolino nel settore dell’industria farmaceutica, dandoci un piacevole spaccato della mentalità e dell’economia d’allora.
Cod: 9788895642055
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