Il samurai, leggendaria figura di guerriero sospesa tra mito e realtà, esercita da sempre un grande fascino che è giunto immutato fino a noi. Ma qual è la sua vera essenza e in che cosa consiste la sua modernità, ancora oggi fonte d’insegnamento nella vita quotidiana, nell’etica e nella politica? A questi interrogativi tenta di dare una risposta Leonardo Vittorio Arena in un testo che mescola saggio e narrazione, ricostruzione storica e riflessione filosofica. Il samurai viene analizzato in una duplice prospettiva, culturale e bellica. Ispirandosi al pensiero di Sunzi, secondo cui non si può combattere senza una strategia, né si può vincere senza avvalersi della teoria, i samurai coltivano l’arte (nelle sue molteplici manifestazioni) e la lotta come discipline distinte ma complementari. La lettura dei classici della letteratura e della poesia giapponese, la meditazione filosofica e religiosa, la scrittura di versi sono esercizio sterile se separato dalla vita, dall’azione guerresca, e quest’ultima diventa senza scopo e destinata alla sconfitta se privata della conoscenza. La via maestra per un vero samurai è, dunque, quella del pennello e della spada. Sulla base di questo concetto, l’autore approfondisce vari aspetti che caratterizzano la figura del samurai: il complesso rapporto con le donne, l’ambiguità sessuale, il modo polivalente di concepire il sacro, “frequentando” varie religioni, l’influsso esercitato dallo zen, e il ruolo determinante della morte.
Cod: 9788804626992
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