Parlare di restauro riferendosi a opere contemporanee sembrerebbe quasi un ossimoro, una callida iunctura la definirebbe Orazio”: così introduce il tema di questo volume la sua curatrice, Isabella Villafranca Soissons. La differenza fondamentale tra arte del passato e del presente risiede, per il conservatore, nella diversità delle tecniche esecutive: per secoli metodologie e materiali codificati da numerosi manuali, sono rimasti immutati. A partire dal XX secolo gli artisti iniziano a utilizzare una varietà infinita di materiali non tradizionali, assemblandoli, a volte arditamente, per mezzo di una vastissima scelta di linguaggi espressivi e con un intento spesso provocatorio e polemico nei confronti della tradizione. Quando le prime opere entrate in collezioni pubbliche e realizzate con materiali non convenzionali hanno iniziato a degradarsi, i monocromi a perdere la loro freschezza, le installazioni meccaniche o sonore a bloccarsi, è sorta la necessità di dare risposta ai problemi relativi a un eventuale ripristino. L’intervento del restauratore risulta allora particolarmente delicato, problematico e sperimentale, richiede un grande sforzo di creatività e conoscenze poliedriche. I contributi autorevoli raccolti in questo volume vogliono rendere conto della molteplicità dei soggetti, delle motivazioni e delle finalità con cui interagisce il restauratore dell’arte contemporanea nel suo lavoro.
Cod: 9788831720762
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